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Sfalci e potature, la ricomposizione del quadro di riferimento

Argomenti trattati: Verde pubblico e privato

Il regime disciplinare di sfalci e potature si caratterizza per una sua particolare difficoltà dovuta alla diversa classificazione dei rifiuti (urbani o speciali) in ragione del criterio della provenienza.
Nel muovere dalla nota Mite 14 maggio 2021 prot. 0051657, il presente intervento ricompone il quadro di riferimento con riguardo alla classificazione come urbani o speciali di sfalci e potature quando considerati rifiuti, all’iscrizione nelle categorie dell’Albo gestori ambientali e alla sussistenza (o meno) degli adempimenti relativi alla tracciabilità dei rifiuti.
Una recente sentenza della Corte di Cassazione (4221/2023) conferma quando si tratta di rifiuti e quando invece di meri materiali che rifiuti non sono, mentre l’Albo gestori, dal canto suo, conferma le riflessioni sulla categoria di iscrizione delle imprese che svolgono attività di sfalcio e potatura presso aree verdi pubbliche, o private ma adibite a uso pubblico.