Focus rifiuti e sanzioni amministrative
Nell’ambito di un giudizio di opposizione a sanzione amministrativa per superamento del parametro Ferro, l’Impresa ha basato la propria difesa sullo stralcio di una sentenza del Tribunale Ordinario di Milano, con la quale il trasgressore è stato assolto – nell’ambito di un procedimento penale – dall’accusa di avere superato il limite di accettabilità allo scarico in rete fognaria pubblica per il parametro pericoloso Rame. Dalle motivazioni della succitata sentenza parrebbe che il Giudice abbia ritenuto l’imputato non colpevole in quanto, stante le ridotte dimensioni aziendali (trattasi di un autolavaggio all’interno di una stazione di rifornimento carburanti), lo stesso non sarebbe stato in grado di valutare, di volta in volta, il possibile e imprevedibile stato di contaminazione delle autovetture sottoposte a lavaggio.
La sentenza richiamata dall’opponente parrebbe avvalorare l’insussistenza di un obbligo di verifica in capo all’agente che – di certo – non occorre verifichi i detriti presenti sulle carrozzerie delle auto, prima di accettarne il lavaggio, poiché è già preliminarmente edotto sulle composizioni dei reflui che recapita in pubblica fognatura tanto da elencare, all’atto dell’istanza di autorizzazione, i parametri da ricercare in fase di autocontrollo, al fine di garantire il corretto e legittimo scarico in pubblica fognatura.
Non vi è infatti dubbio che la presenza di tali inquinanti nei reflui decadenti dalle attività di autolavaggio sia assolutamente prevedibile senza alcuna necessità di particolari indagini.
Il giudice penale assolve l’imputato, ma la P.a. ingiunge comunque una sanzione amministrativa
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