Cosimo Pacciolla Manager contenzioso e consulenza legale Kuwait Petroleum Italia S.p.A.

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INTERVENTI - Transizione ecologica e Sviluppo sostenibile vs. Sistema giuridico e Pubblica amministrazione: la riforma degli articoli 9 e 41 della Costituzione

La riforma degli articoli 9 e 41 della Costituzione recentemente introdotta dalla legge costituzionale n. 1 del 2022 è stata salutata soprattutto dai media come “epocale” e certamente presenta profili che ne giustificano la definizione.
Tuttavia, a fianco delle predette acclamazioni giornalistiche non risulta avviato alcun coerente confronto e/o approfondimento sulla effettiva portata della riforma sia dal punto di vista della rilevanza giuridica della reclamata tutela del bene “ambiente” sia riguardo il delicato profilo del “bilanciamento” degli interessi fondamentali coinvolti anche in riferimento ad un valido ed efficace modello di “sostenibilità”
Questa modifica da qualcuno definita “storica” e probabilmente per certi aspetti tale, merita che si solleciti un confronto sulla “complessità” degli elementi che la caratterizzano, sulle conseguenze e gli effetti che alla stessa si accompagnano, in una prospettiva tutt’altro che astratta e per certi versi purtroppo di crescente attualità, tali da non prestarsi ad una interpretazione “semplice” e tanto meno meritevoli di un approccio semplicistico.

(01/11/2022) di Cosimo Pacciolla

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INTERVENTI - Sostenibilità giuridica della riqualificazione dei siti contaminati: i delitti della legge 68/2015, il reato di “inquinamento colposo” e l’efficacia dei meccanismi premiali

Le sfide imposte dalle politiche di transizione ecologica gravano in modo strategico sulle imprese. Ai costi che le aziende dovranno sostenere per garantire la necessaria coerenza dei processi produttivi, si affiancheranno la razionalizzazione di impianti, la riqualificazione di siti industriali così come la riutilizzazione di aree dismesse soprattutto nel settore delle energie rinnovabili.
Ciò sottolinea l’improcrastinabilità di una riflessione costruttiva in relazione ad alcune normative che sebbene generalmente coerenti ad indefettibili obiettivi di tutela ambientale e persecuzione di attività criminali, hanno confermato alcuni limiti già annunciati al loro esordio.
Ci si riferisce in particolare ai delitti introdotti dalla legge 68/2015 e segnatamente alle disposizioni in materia di inquinamento colposo di cui agli articoli 451-bis e 452-quinquies Codice penale, nonché al “meccanismo premiale” di cui all’articolo 452-decies.

(02/01/2022) di Cosimo Pacciolla