Contenitori per rifiuti: non diventano rifiuti per il solo fatto che li contengono o che sono sporchi
Quesito numero 1370
Impianto di stoccaggio di rifiuti recuperabili e non, con contestuale attività di microraccolta presso la clientela. La maggior parte dei rifiuti gestiti è costituita da olii esausti, batterie esauste e filtri dell’olio. La raccolta e il trasporto avvengono utilizzando diverse tipologie di contenitori, tra cui i fusti per la raccolta degli olii esausti. In ordine a tali fusti, nell’ambito di una verifica presso un’autofficina nostra cliente, un Organo di controllo ha contestato che, all’atto del loro ritiro, sia lasciata al cliente la stessa specie di imballaggio precedentemente utilizzata per contenere la medesima tipologia di rifiuto. Il tutto ritenendo che detti contenitori non possano essere qualificati come imballaggi in quanto l’articolo 218, comma 1, lettera a), Dlgs 152/2006 fa riferimento al contenuto espresso come “merce”. In sostanza, in quanto destinato a contenere rifiuti il fusto diventerebbe esso stesso, al termine del primo ciclo di utilizzo, un rifiuto e pertanto occorrerebbe un’operazione di bonifica per ricondurlo allo stato di “bene”. Si chiede di conoscere la Vostra opinione sul punto.
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