Privativa comunale, le bizze del “Codice ambientale”
Quesito numero 596
Spa pubblica affidataria dei servizi di igiene urbana sul territorio comunale di un Comune socio. Tale Comune adotta la Tarsu con copertura integrale del costo del servizio.
Un operatore privato ha iniziato a prelevare dal territorio e presso le attività commerciali (già servite a domicilio dal Gestore) ingenti quantitativi di imballaggi in cartone e a fare un’attività di marketing presso tutte le attività commerciali del Comune per sottoscrivere appositi contratti per il ritiro e lo smaltimento (in esclusiva) di cartoni e plastica.
L’operatore è iscritto all’Albo gestori, ma sta rischiando di generare all’Ente, oltre alla riduzione dei ricavi dai Consorzi di filiera, anche il rischio di possibili richieste da parte delle attività commerciali firmatarie dei contratti per il ritiro e lo smaltimento con l’operatore privato, per lo storno della Tarsu pagata al Comune. Si chiede di sapere se l’operato del soggetto privato è legittimo. Cosa può fare il Comune per difendersi dal rischio di una riduzione dei ricavi e dal potenziale rischio di una miriade di ricorsi o richieste di storno della Tarsu? Cosa può fare il Gestore?
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