Cer: per le Carte d’identità elettroniche da distruggere si ipotizzano alcune opzioni
(31/01/2018) di Claudio Rispoli
(31/01/2018) di Claudio Rispoli
(31/01/2018) di Claudio Rispoli
(21/12/2017) risponde Claudio Rispoli
(21/12/2017) risponde Claudio Rispoli
(21/12/2017) risponde Claudio Rispoli
Mai come quest’anno, il dibattito sulla classificazione dei rifiuti, e in particolare sui codici “speculari”, è stato altrettanto intenso e segnato da contrasti.
Il presente intervento si focalizza sull’attuale quadro normativo, tutt’altro che definitivo e quindi su “come fare” in questa fase. Inoltre formula brevi osservazioni sull’accesa polemica intercorsa sul punto e della quale, in punto di merito, non c’era decisamente bisogno.
Come noto, la rimessione degli atti da parte della Corte di Cassazione alla Corte di Giustizia Ue 1 mediante l’Ordinanza n. 37460 del 27 luglio 2017, ha “congelato” la situazione, ma è chiaro che, in attesa dell’autorevole risposta, occorre comunque classificare i rifiuti e non sono pochi gli elementi di incertezza.
Quindi, il già complesso (e ipertrofico) quadro tecnico-normativo sulla classificazione dei rifiuti si arricchisce di ulteriori elementi di attenzione. E precisamente:
• i quesiti posti alla Corte di Giustizia Ue
• gli atti ad essi sottostanti, in particolare la nota tecnica Ispra sull’articolo 9 del Dl 91/2017 in materia di classificazione dei rifiuti, presentata all’Ufficio di Presidenza dei Gruppi parlamentari della Commissione Bilancio del Senato del 4 luglio 2017 2
• la legge 123/2017.
(28/09/2017) di Claudio Rispoli
(26/09/2017) risponde Claudio Rispoli
(31/08/2017) risponde Claudio Rispoli
(31/08/2017) risponde Claudio Rispoli
(15/06/2017) risponde Claudio Rispoli