Carcasse e spoglie animali giacenti su strade pubbliche: sono urbani ma il Codice Eer resta problematico
Quesito numero 1556
Circa l’identificazione dei corpi di animali morti rinvenuti in area pubblica come rifiuti, codesta spett.le Rivista ha già dato diffusa delucidazione nel numero di luglio 2020. Partendo, quindi, dal presupposto che un cadavere di animale rinvenuto in area pubblica sia un rifiuto, si pone l’ulteriore quesito sull’attribuzione del corretto codice Eer alla luce della definizione di rifiuti urbani di cui (ex multis) al punto 4, lettera b-ter), articolo 183, Dlgs 152/2006. Alla luce di ciò, i cadaveri animali rinvenuti in area pubblica potrebbero essere riconosciuti come rifiuti urbani, con la conseguente ipotizzabile attribuzione codice EER 20 03 99 “altri rifiuti urbani non specificati altrimenti”, non essendo la fattispecie apparentemente riconducibile agli altri codici disponibili del capitolo 20. Oltre alla prassi per cui i codici “99” vengono usati in modo del tutto residuale nell’ambito della classificazione di un rifiuto, si evidenzia come il capitolo 20, non contempli la presenza di codici specchio. Tuttavia, non sempre è possibile identificare con certezza la causa del decesso dell’animale, né stabilire, se non previa specifica analisi, se lo stesso fosse portatore di malattie potenzialmente trasmissibili all’uomo o ad altri animali. Risulterebbe quindi cautelativo prevedere, per questo tipo di rifiuto, la sussistenza della frase di rischio H9 “Infettivo”, non avendo, per ovvi motivi, modo di provvedere alla tempestiva caratterizzazione dello stesso rispetto ai necessari tempi della relativa asportazione dal suolo pubblico. Ne consegue che potrebbe essere ipotizzabile l’attribuzione Codice Eer 18 02 02*.
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