La Rubrica si propone come strumento in grado di offrire un supporto operativo alla soluzione dei numerosi problemi interpretativi ed applicativi che sorgono nella produzione, nella gestione e nel controllo dei rifiuti. Ciò al fine di operare una collaborazione culturale e conoscitiva con il Pubblico direttamente coinvolto con le tematiche specifiche.
Un’azienda che effettua lavori di manutenzione ed estensione reti acquedotto e fognatura produce, durante la propria attività, materiale derivante dagli scavi necessari ai lavori suddetti. Il materiale è costituito da un primo strato di asfalto di circa 10 cm di sezione, una massicciata di sottofondo costituita da inerti per circa 20 cm e la parte restante, che costituisce circa l’80/85% del materiale, da terreno naturale in posto. Tale materiale è sempre gestito come rifiuto e mai riutilizzato, qual è il Cer da attribuire: 17.05.04 (terra e rocce, diverse da quelle di cui alla voce 17.05.03) oppure 17.09.04 (rifiuti misti dell’attività di costruzione e demolizione, diversi da quelli di cui alle voci 17.09.01, 17.09.02 e 17.09.03)?
È legittima la pre-compilazione dei formulari da parte del trasportatore, compresa la data di emissione, molti mesi prima della data di effettivo utilizzo del documento di trasporto, lasciando peraltro in bianco la parte del detentore in quanto non è possibile stabilirla con così largo anticipo? E come deve essere effettuata la registrazione cronologica di tali documenti sul registro di carico e scarico? Occorre seguire la data di emissione o la data di partenza del trasporto?
Impianto di stoccaggio e deposito preliminare D15-R13 autorizzato in ordinaria; raccogliamo i paraurti Cer 160119 da varie attività artigianali quali carrozzieri, meccanici, officine riparazione auto. Vorremmo portare tale materiale, raccolto in R13 presso il nostro impianto, ad un impianto di recupero di rifiuti non pericolosi autorizzato a ricevere la tipologia 6.1 e 6.2 ai sensi del Dm 5 febbraio 1998. L’operazione è corretta?
È possibile iniziare l’attività di recupero rifiuti in forma semplificata ai sensi dell’articolo 216, Dlgs 152/2006, prima della scadenza dei 90 giorni qualora la Provincia abbia verificato (prima della scadenza dei 90 gg) d’ufficio la sussistenza dei presupposti e dei requisiti richiesti dal dettato normativo, abbia iscritto l’Organizzazione nell’apposito registro di inizio di attività e lo abbia comunicato alla stessa Organizzazione?
Nel novembre 2011 abbiamo cancellato 2 mezzi e restituito 2 black box al Sistri. Nel febbraio 2012 è stato acquisito un nuovo mezzo e il Sistri era fermo. Ora, in vista dell’operatività prevista dal 1° ottobre 2013 abbiamo chiesto al Sistri, tramite l’Albo gestori ambientali la black box per il nuovo mezzo. È giusto che venga richiesto il pagamento di euro 150,00 pur non avendo avuto di ritorno nulla per le 2 black box restituite nel 2011?
Esiste una definizione tecnico/giuridica di rifiuto liquido, rifiuto fangoso palabile/pompabile/acquoso/essiccato? E, in ogni caso, per poter essere definiti come sopra, quali devono (o dovrebbero) essere le percentuali in termini di fase liquida presenti in ognuno di essi?
Rifiuto classificato con Cer 170503* costituito da terre contaminate da “Pietre Verdi” come definite all’allegato 4, Dm 14 maggio 1996 con concentrazioni di amianto >1.000 mg/kg. Dagli accertamenti effettuati sul rifiuto questo risulta conforme ai criteri di cui alla tabella 1, allegato 2, Dm 27 settembre 2010. È possibile smaltire tale rifiuto in discarica per rifiuti non pericolosi dotata di cella monodedicata?
Quando i rifiuti alla rinfusa che rientrano tra le merci da trasportare in ADR sono caricate in un autocarro, cui è attaccato un rimorchio che trasporta altra tipologia di merce, non ADR, in quale posizione vanno collocati i pannelli arancione e le etichette di pericolo previste dall’accordo ADR? Dietro la motrice o dietro il rimorchio?