Stefania Pallotta Responsabile del Servizio protocolli di legalità e sanzioni - Città metropolitana di Venezia

Interventi e commenti

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INTERVENTI - Il regime sanzionatorio del Rentri

In via preliminare, il testo riepiloga il quadro normativo di riferimento dedicato al nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti e alle relative sanzioni.
L’articolo prosegue con l’esame delle nuove sanzioni relative al Registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti (Rentri), contenute nell’articolo 258 del Codice ambientale, come modificato dal Dlgs 3 settembre 2020, n. 116. In particolare, la prima parte del comma 10 dell’articolo 258 stabilisce le sanzioni amministrative relative alla violazione dell’obbligo di iscrizione al Rentri (mancata o irregolare iscrizione); a seguire, la seconda parte del comma 10 dell’articolo 258 prevede le sanzioni per l’inosservanza degli obblighi di trasmissione dei dati informativi al Rentri (mancata o incompleta trasmissione dei dati).
Dall’innesto tra nuove e previgenti disposizioni deriva un sistema sanzionatorio articolato e composito, in cui accanto agli illeciti Rentri propriamente detti, permangono anche le violazioni amministrative relative al Modello Unico di Dichiarazione ambientale (Mud), al registro cronologico di carico e scarico e al formulario di identificazione dei rifiuti.

(01/02/2024) di Stefania Pallotta

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INTERVENTI - Plastiche monouso: le sanzioni tra conformità al diritto europeo e determinatezza delle fattispecie punitive

Oggi oltre l’80% dei rifiuti marini rinvenuti sulle spiagge europee è di plastica. Il 50% di tali rifiuti è rappresentato da oggetti di plastica monouso ed il 27% da attrezzi da pesca. L’Unione europea ha affrontato il problema con la direttiva (Ue) 2019/904 del Parlamento europeo e del Consiglio del 5 giugno 2019 sulla riduzione dell’incidenza di determinati prodotti di plastica sull’ambiente, nota anche come direttiva SUP (Single Use Plastics), con il primario obiettivo di ridurre la quantità di rifiuti prodotti.
Oggetto della direttiva sono determinati prodotti di plastica monouso elencati nell’Allegato alla direttiva, i prodotti in plastica oxo-degradabile e gli attrezzi da pesca contenenti plastica.
La trasposizione italiana della direttiva (Ue) 2019/904 è avvenuta con il Dlgs 8 novembre 2021, n. 196, entrato in vigore il 14 gennaio 2022. La disciplina nazionale pone alcune criticità in relazione alla definizione di plastica e alle deroghe introdotte per i prodotti monouso fatti di materiale biodegradabile e compostabile certificato conforme allo standard europeo della norma UNI EN 13432 o UNI EN 14995 con determinate percentuali di materia prima rinnovabile.
Il sistema sanzionatorio SUP è contenuto nell’articolo 14 del Dlgs 196/2021. Al limpido testo della direttiva europea, il decreto italiano contrappone formulazioni non sempre chiare ed eccezioni che stridono con il principio di determinatezza delle fattispecie punitive.
In presenza di un calendario degli adempimenti molto articolato, si esaminano in dettaglio gli illeciti amministrativi corredati da sanzioni già applicabili: l’immissione e messa a disposizione sul mercato di prodotti già banditi (Parte B dell’allegato) e di prodotti sprovvisti dei requisiti di marcatura (Parte D dell’allegato).
Il testo si conclude con analisi di alcuni istituti di aggravamento ed attenuazione delle sanzioni.

(28/02/2022) di Stefania Pallotta

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INTERVENTI - Tracciabilità dei rifiuti e principio di retroattività delle sanzioni: nessun effetto domino

Il Dlgs 3 settembre 2020, n. 116 ha ridotto le sanzioni amministrative correlate agli illeciti in materia di tracciabilità dei rifiuti, rimodellando l’articolo 258 del Dlgs 152/2006.
Di fronte alle intervenute modifiche migliorative, si pone il problema di individuare quale sia la disposizione sanzionatoria applicabile alle violazioni amministrative commesse prima del 26 settembre 2020, data di entrata in vigore della riforma.
Secondo la recente giurisprudenza costituzionale e di legittimità, il principio di retroattività del trattamento sanzionatorio più favorevole, nella lettura offerta dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, non ha ad oggetto il sistema delle sanzioni amministrative complessivamente considerato. Pertanto, il diritto amministrativo punitivo rimane governato dalla regola della irretroattività della lex mitior sancita dall’articolo 1 della legge n. 689/1981. Parallelamente, si è andata affermando una tendenza al progressivo riconoscimento del principio del favor rei al di fuori del campo penale; tuttavia, tale fenomeno è limitato alle cd. “sanzioni amministrative sostanzialmente penali”. In tale ultima categoria non sembrano rientrare le sanzioni più favorevoli introdotte dal Dlgs 116/2020 per Mud e registro di carico e scarico (commi 1 e 2 dell’articolo 258 del Dlgs 152/2006).

(07/10/2021) di Stefania Pallotta

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INTERVENTI - Sanzioni amministrative in materia di tracciabilità dei rifiuti: arrivano i meccanismi di mitigazione

Il Dlgs 116/2020 riduce le sanzioni amministrative in materia di rifiuti, anche grazie all’introduzione di alcuni meccanismi di mitigazione. Tra questi spiccano il concorso formale di illeciti e la continuazione. In presenza di una pluralità di violazioni amministrative, entrambi gli istituti determinano l’applicazione del più favorevole regime sanzionatorio del cumulo giuridico delle sanzioni.
Da tempo era atteso un intervento diretto a temperare le sanzioni amministrative in materia di rifiuti, soprattutto nei casi di controlli aventi ad oggetto numerosi documenti. Tuttavia, in aggiunta al concorso e alla continuazione di illeciti, il Dlgs 116/2020 ha introdotto una serie di ulteriori agevolazioni relative alle sanzioni in materia di tracciabilità. La somma di tutti questi benefici stride con i principi di effettività e dissuasività delle sanzioni imposti dalla direttiva europea sui rifiuti.

(01/03/2021) di Stefania Pallotta

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COMMENTI - Formulario: la semplificazione della tracciabilità dei rifiuti inizia dalla trasmissione della quarta copia

L’articolo 194-bis, comma 3, Dlgs 152/2006 si limita a prevedere che il formulario possa essere trasmesso mediante Pec, senza precisarne le modalità. In assenza di un decreto ministeriale attuativo dell’articolo 194-bis, la disciplina cui fare riferimento è oggi rappresentata dal Dlgs 7 marzo 2005, n. 82 (cd. “Codice dell’amministrazione digitale” o “Cad”), che regola la trasmissione e la conservazione dell’informazione in modalità digitale. Pertanto, quando si parla di trasmissione della quarta copia mediante Pec, occorre adottare il linguaggio del Cad e seguirne le regole.
Il presente intervento, nell’attesa di chiarimenti ufficiali, intende esaminare e invitare a riflettere su tali regole “digitali”, niente affatto semplici, che disciplinano questa nuova modalità di trasmissione.

(05/03/2019) di Stefania Pallotta

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INTERVENTI - L’estinzione delle contravvenzioni ambientali: il pagamento in via amministrativa è necessario, ma non è chiaro come eseguirlo

La legge 68/2015 ha previsto l’estinzione di alcune contravvenzioni ambientali mediante l’osservanza di una prescrizione impartita dalla polizia giudiziaria e il successivo versamento di una somma in via amministrativa.
Nel silenzio della legge, uno dei punti critici della procedura è rappresentato dall’identificazione delle modalità per eseguire il versamento della cifra in sede amministrativa.
Il raffronto con la parallela vicenda delle prescrizioni in materia di lavoro suggerisce che le somme vadano imputate al bilancio dello Stato.

(25/12/2016) di Stefania Pallotta