Rifiuti n. 271
aprile 2019
Quesiti

La Rubrica si propone come strumento in grado di offrire un supporto operativo alla soluzione dei numerosi problemi interpretativi ed applicativi che sorgono nella produzione, nella gestione e nel controllo dei rifiuti. Ciò al fine di operare una collaborazione culturale e conoscitiva con il Pubblico direttamente coinvolto con le tematiche specifiche.

1351 Amianto: il controllo dei manufatti è essenziale per capire se sostituirli

Il capannone della nostra impresa è dotato di una canna fumaria, una tettoia e un serbatoio contenenti amianto. Come fare per capire se è necessario rimuoverli per sostituirli e come fare per la bonifica?

a cura di Paola Ficco

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1352 Produttore: decide se destinare i rifiuti a recupero o smaltimento

A seguito di un sequestro di indumenti usati, in appositi sacchetti intesi come rifiuti, in un capannone non autorizzato, occorre formulare un piano di smaltimento dell’indicato materiale sequestrato. Si vorrebbe capire se tale materiale dovrà essere trasportato con codici Cer 200110-200111 verso un’operazione di recupero o con codice Cer 150109 verso un’operazione di smaltimento.

a cura di Paola Ficco

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1353 Professionisti: producono rifiuti speciali, sì al servizio pubblico solo se assimilati

Quali sono gli obblighi, in tema di gestione e smaltimento di rifiuti, gravanti su libero professionista nel cui studio si producono i rifiuti tipici dell’attività in modesta quantità? È obbligatorio consegnarli ad azienda di smaltimento autorizzata o è sufficiente trasportarli “in proprio” presso il centro di raccolta?

a cura di Paola Ficco

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1354 Rottami, il produttore del rifiuto può scegliere di farli diventare sottoprodotti

Un’impresa (codice Ateco 259930) produce rottami e li cede in regime di “reverse charge” (articolo 74, commi 7 e 8 Dpr 633/1972) con regolare fattura. È necessario tenere particolari formulari per tale cessione? Possono essere sottoprodotti?

a cura di Paola Ficco

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1355 ADR: esenzione dall’obbligo di nomina del Consulente a maglie strette

Applicazione del Dm 4 luglio 2000 (nomina consulente ADR). Le condizioni per usufruire dell’esenzione fanno riferimento a:
• un numero massimo di operazioni annue pari a 24
• un limite massimo di 3 operazioni nello stesso mese
• un totale complessivo massimo non superiore a 180 tonnellate.

In riferimento al produttore iniziale che produce rifiuti pericolosi sottoposti ad ADR cosa si intende per numero massimo di operazioni annue pari a 24? Si tratta delle operazioni di scarico registrate nel registro che non devono essere superate per essere esonerati dall’obbligo di nomina del consulente ADR? Oppure questa norma si applica solo alle imprese che effettuano materialmente operazioni di carico e scarico connesse al trasporto; quindi, per carico e scarico non si intende la produzione e la consegna del rifiuto al trasportatore, bensì l’attività di movimentazione manuale di carico sul mezzo.
Si chiede quanto precede al fine di sapere in maniera chiara come vanno interpretate queste condizioni in riferimento alla sola produzione del rifiuto sottoposto ad ADR.

a cura di Claudio Rispoli

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