La Rubrica si propone come strumento in grado di offrire un supporto operativo alla soluzione dei numerosi problemi interpretativi ed applicativi che sorgono nella produzione, nella gestione e nel controllo dei rifiuti. Ciò al fine di operare una collaborazione culturale e conoscitiva con il Pubblico direttamente coinvolto con le tematiche specifiche.
La Regione, quale autorità competente al rilascio dell’autorizzazione unica di cui all’articolo 208, Dlgs 152/2006, ritiene che tale atto comprenda anche le autorizzazioni alle emissioni in atmosfera. A tal proposito si rileva poca chiarezza nel richiamato Dlgs, in quanto sia il comma 11 lettera i) dell’articolo 208 che il comma 2 dell’articolo 267 fanno esplicito riferimento al coinvolgimento alle emissioni in atmosfera nell’autorizzazione di cui all’articolo 208 esclusivamente per gli impianti che prevedono processi di trattamento termico, mentre, il comma 6 dell’articolo 208 dispone che l’approvazione di cui allo stesso articolo sostituisce ad ogni effetto autorizzazioni e concessioni di organi regionali e provinciali.
Ciò premesso (e considerato, altresì, che il recente Dpr 59/2013 inserisce nell’Aua anche le autorizzazioni alle emissioni individuando la Provincia quale Autorità competente), si chiede se l’Autorizzazione di cui all’articolo 208, Dlgs 152/2006 comprende e sostituisce anche l’autorizzazione alle emissioni in atmosfera (e quindi l’Aua).
Qualora il comma 6 dell’articolo 208 dovesse valere per tutto, come la Regione sostiene, significherebbe che debba comprendere anche gli scarichi?
A un’azienda che si occupa di verniciatura di semilavorati per l’industria del mobile viene resa una partita difettosa di pannelli in legno composito (pannello con applicato uno strato di materiale diverso es. vetro o alluminio). Poiché il rifiuto proviene dall’attività di verniciatura si è pensato al capitolo “08 01 Rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso di rivestimenti (pitture e vernici e smalti …)”, o al capitolo “16 rifiuti non specificati altrimenti” ma nessun Cer si avvicina alla definizione del rifiuto. Sarebbe perfetto il Cer “200307 rifiuti ingombranti” ma non utilizzabile per i rifiuti speciali mentre lo smaltitore suggerirebbe il Cer “150106 Imballaggi misti” che non è condivisibile poiché non si tratta di un imballaggio. Con quale Cer devono essere smaltiti?
Per le operazioni di copertura giornaliera di una discarica per rifiuti non pericolosi soggetta ad Aia, oltre ai rifiuti previsti, in procedura semplificata, dal Dm 5 febbraio 1998 con eluato del test di cessione conforme ai limiti stabiliti nello stesso Dm, si ritiene che possano essere utilizzati anche rifiuti con valori superiori per l’eluato al test di cessione? Nello specifico si tratta di rifiuti destinati a recupero per la copertura della discarica con eluato al test di cessione conforme ai limiti per lo scarico in acque superficiale; tali rifiuti vengono utilizzati sul fronte discarica in coltivazione per la copertura giornaliera e quindi in una zona per cui il percolato ed eventuali acque di dilavamento sono raccolte e gestite con il percolato stesso destinato a trattamento e depurazione.
Il trasporto di liquami zootecnici con autobotte da un’azienda agricola ad un’altra azienda agricola situata in una diversa Regione/Provincia, al fine di consentirne il successivo utilizzo nella normale attività agricola secondo le pratiche della fertirrigazione, ricade all’interno della disciplina del trasporto dei rifiuti (e, quindi, va effettuato con formulario) oppure segue altre normative?
Il deposito temporaneo degli oli esausti segue le regole generali previste per i rifiuti pericolosi dal Dlgs 152/2006, articolo 183; ma le “norme tecniche” cui far riferimento per un deposito oli esausti a norma di legge comprendono ancora il Dm 392/1996, anche se risulta “caducato” (l’allegato C definiva le caratteristiche del deposito)?
Azienda di grande distribuzione che ritira pile ed accumulatori portatili dai clienti per effetto del Dlgs 188/2008. Il ritiro viene effettuato con un formulario dove gli ipermercati risultano produttori/detentori del rifiuto e il Cer scelto è il 200133*.
Se il rifiuto è pericoloso, non si comprende se questo debba essere caricato o meno sul registro di carico e scarico rifiuti/Sistri e quindi comunicato nel Mud, non essendo un rifiuto “tecnicamente” prodotto da noi ma di fatto a noi attribuito causa assenza di un regime semplificato.
All’atto dell'acquisto di una Aee nuova o della dismissione di una Aee storica, l'utilizzatore professionale dell'apparecchiatura richiede al produttore di Aee di occuparsi dell'organizzazione del trasporto all'impianto di trattamento. Tale produttore di Aee gestisce le richieste degli utilizzatori finali affidando ad una società iscritta all'Albo gestori in categoria 8 l'organizzazione del trasporto e del conferimento dei Raee agli impianti di trattamento autorizzati.
Si chiede se quanto precede faccia ricadere il produttore di Aee nell'obbligo di iscrizione alla categoria 8 dell'Albo gestori, per l'attività di intermediazione senza detenzione di rifiuti, o se l'obbligo imposto dal Dlgs 151/2005, di occuparsi della gestione dei Raee, faccia venire meno tale incombenza.
Un soggetto iscritto all’Albo gestori ambientali ai sensi dell’articolo 212, comma 8, Dlgs 152/2006 è obbligato alla tenuta del registro di carico e scarico?
Un’autoconcessionaria decide di demolire veicoli marcianti, autorizzati alla circolazione su strada. I veicoli arrivano al centro di autodemolizione sulle proprie ruote. È ammessa tale pratica?
Se si come si gestisce il registro di carico scarico dell’autoconcessionario visto che manca il riferimento al numero di formulario? Il formulario rifiuti in questo caso deve essere redatto?
Si chiede di sapere come debba essere classificato, ai sensi del “Codice dell’Ambiente”, il materiale costituito da tronchi d’albero e arbusti spiaggiati naturalmente lungo la costa, privo di qualsiasi altro materiale, che il Comune interessato (sub-delegato alla gestione del demanio marittimo) abbia intenzione di commercializzare. Se il materiale è considerato rifiuto corre l’obbligo contrattuale per la nostra Amministrazione di affidarlo al Gestore Unico di Ambito, con un costo (anziché guadagno) per l’Ente (si tratta di centinaia di migliaia di euro).
Si chiede di sapere se esiste (ed eventualmente a quanto ammonta) una sanzione inerente la mancata tenuta della chiavetta Usb presso la sede della ditta. Se ad esempio fosse il semplice consulente (no associazione di categoria) a custodirla presso il proprio studio che cosa rischierebbe in termini penali e amministrativi il titolare del dispositivo?
I concessionari sono iscritti al Sistri come produttori (nelle vecchie chiavette vi erano 2 registri produttore e concessionario/gestore case costruttrici e quelle più recenti non c’è) e registrano i rifiuti prodotti delle loro officine. Se ritirano una vettura da un privato rilasciando il certificato di rottamazione per conto del demolitore/centro di raccolta, ma non effettuano la cancellazione nel registro cartaceo registrano il veicolo con il codice 160104. Con il Sistri questa registrazione la effettuano nel registro produttori o nel registro concessionari e quindi nel caso non fosse presente sul dispositivo devono richiedere un’altra chiavetta o l’ attivazione del nuovo registro. Questo comporta nuovi importi?
Servizio portuale (espletato da un soggetto privato) di raccolta e trasporto di rifiuti tipo “garbage” prodotti da imbarcazioni da diporto e da natanti, quindi rifiuti speciali non pericolosi, posizionate nella rada di un porto turistico. Il rifiuto una volta prelevato e trasportato via mare verrebbe conferito tramite trasbordo, presso il porto, ad un vettore autorizzato per l’instradamento gommato. Si chiede, in merito agli obblighi autorizzativi (limitatamente al servizio via mare e relativamente al mezzo natante utilizzato e al soggetto titolare dell’impresa) quali siano quelli di competenza di una Capitaneria di Porto e quelli dettati dalla normativa vigente in materia di Sistri e Albo nazionale gestori rifiuti.
Quali sono le sanzioni applicabili alla omessa, infedele o tardiva trasmissione del Mud?