Impianti rifiuti, MinAmbiente su "Tmb"
Milano, 7 marzo 2025 - 14:01

Impianti rifiuti, MinAmbiente su "Tmb"

Gli impianti di gestione di rifiuti autorizzati a svolgere il trattamento meccanico e biologico ("impianti Tmb") devono effettuare la stabilizzazione "biologica" della parte umida dei rifiuti separati meccanicamente.

Lo ha ricordato il Ministero dell'ambiente nella risposta ad interpello 3 marzo 2025, n. 39761 in relazione ad un quesito posto da una Associazione industriale e relativo a un impianto di pretrattamento di rifiuti urbani indifferenziati. In generale, afferma il Dicastero ambientale, l'elemento che distingue il trattamento meccanico dal trattamento meccanico biologico è l'effettuazione, nel secondo caso, di un processo di stabilizzazione dei rifiuti da destinare ai successivi trattamenti di recupero o smaltimento.

Come prevede il Codice ambientale (Dlgs 152/2006) un impianto di gestione rifiuti opera in forza di una specifica autorizzazione. Sarà, dunque, la stessa autorizzazione a definire le modalità tecniche in cui il gestore dovrà operare. Nel caso di "impianto Tmb" nell'autorizzazione dovrà essere necessariamente prevista la stabilizzazione mediante trattamento biologico della frazione umida dei rifiuti separati con il trattamento meccanico.

Inoltre, chiosa il Ministero, la pianificazione in materia di rifiuti è effettuata dalle Regioni ai sensi dell'articolo 196 del Dlgs 152/2006. Spetta all'Autorità che rilascia l'autorizzazione all'"impianto Tmb" verificare che il progetto sia coerente con la pianificazione impiantistica regionale.

Infine, il MinAmbiente ha ribadito che la classificazione di un rifiuto è un onere che spetta al produttore. Per effettuarla correttamente è opportuno, dice il Ministero, fare riferimento alle Linee guida del Sistema nazionale di protezione dell'ambiente (Snpa) sulla classificazione dei rifiuti approvate con il decreto direttoriale 47/2021, integrate dal paragrafo denominato "3.5.9 — Rifiuti prodotti dal trattamento meccanico/meccanico-biologico dei rifiuti urbani indifferenziati".

Documenti di riferimento