Prodotti tessili, Epr più vicino
Milano, 2 febbraio 2023 - 15:17
(ultimo aggiornamento: 18 luglio 2025 - 15:44)

Prodotti tessili, Epr più vicino

È in fase di invio all'Ue, secondo quando comunicato dal MinAmbiente nel luglio 2025, lo schema di regolamento sulla responsabilità estesa del produttore (Epr) per i beni del settore tessile.

In quanto norma tecnica che potrebbe alterare il mercato unionale, il provvedimento deve passare al vaglio degli organismi europei. Il Dicastero ambientale aveva messo una bozza del decreto in consultazione tra gli stakeholder. Il confronto si è chiuso il 5 maggio 2025. A quanto si apprende dal comunicato pubblicato sul sito istituzionale del MinAmbiente il testo è "attualmente in attesa delle osservazioni tecniche del Mimit, Ministero concertante." (è l'altro Ministero che deve "firmare" il decreto).

Il provvedimento, in attuazione degli articoli 178-bis e 178-ter, Dlgs 152/2006, fissa le regole generali degli obblighi finanziari e amministrativi a carico dei produttori da ecoprogettazione a gestione dei fine vita dei prodotti tessili: abbigliamento, calzature, accessori, materassi, pelletteria e tessili per la casa e l'accoglienza (alberghi, ristoranti). La consultazione tra gli operatori scadrà il 5 maggio 2025.

Tra gli obiettivi del sistema di responsabilità estesa del produttore, come peraltro prevede l'articolo 178-bis, comma 3, Dlgs 152/2006, la spinta verso una progettazione dei prodotti tessili volta a ridurre gli impatti ambientali e la generazione dei rifiuti, mettendo in commercio beni adatti al riutilizzo e alla riparazione, contenenti materiali riciclati, tecnicamente durevoli e facilmente riparabili.

Tra le misure di ecodesign dei tessili ci sarebbero: l'impiego di fibre tessili e materiali naturali biocompatibili sostenibili, rigenerate o riciclate; l'eliminazione di componenti e sostanze pericolose, con attenzione alle microplastiche rilasciate nell'ambiente; la riduzione di difetti di qualità che portino il consumatore a disfarsene; l'impiego di tecniche di mischia delle fibre e di tessuti che favoriscano adattabilità a usi multipli e riparabilità. Gli obblighi dei produttori potranno essere soddisfatti, come è previsto già per altre filiere come gli imballaggi, le pile o i prodotti elettronici, attraverso la costituzione di un sistema di gestione (Compliance scheme) in forma collettiva o individuale.

Indicati anche gli obiettivi di raccolta differenziata rispetto all'immesso in commercio: 15% entro il 2026; 25% entro il 2030; 40% entro il 2035.

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