È ufficiale la nuova direttiva per l'adeguamento delle tariffe per i servizi di acquedotto, fognatura e depurazione; aumenti possibili fino al 5%, ma solo per i gestori in regime transitorio che offrono un servizio ritenuto “accettabile”.
Con la pubblicazione della deliberazione 117/2008 (Gu 26 marzo 2009), il Cipe (Comitato interministeriale programmazione economica) rende noti i nuovi criteri per la determinazione e l’adeguamento delle tariffe idriche, sulla cui base gli enti competenti potranno stabilire gli incrementi tariffari.
La direttiva Cipe deve avere cadenza annuale, secondo quanto stabilito recentemente dal Tar Lazio (sentenza 5 novembre 2008); la precedente deliberazione risale invece a 6 anni fa (delibera n. 131/2002.
Il tutto rientra nell’ambito del “periodo transitorio” avviato con l’entrata in vigore della legge 36/94 (cd. “legge Galli”), in attesa della piena attuazione della stessa, oggi confermato dal Dlgs 152/2006 (cd. “Codice ambientale”).
Documenti di riferimento
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Disposizioni in materia di risorse idriche
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Deliberazione Cipe 18 dicembre 2008, n. 117
Direttiva per l'adeguamento delle tariffe per i servizi di acquedotto, fognatura e depurazione
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Dlgs 3 aprile 2006, n. 152 - PARTE III
Norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione, di tutela delle acque dall'inquinamento e di gestione delle risorse idriche