La Rubrica si propone come strumento in grado di offrire un supporto operativo alla soluzione dei numerosi problemi interpretativi ed applicativi che sorgono nella produzione, nella gestione e nel controllo dei rifiuti. Ciò al fine di operare una collaborazione culturale e conoscitiva con il Pubblico direttamente coinvolto con le tematiche specifiche.
Lavoro di manutenzione commissionato a un’impresa esterna. Assodato in termini legali e contrattualizzato che il materiale di risulta sia prodotto da questa impresa esterna (produttrice del rifiuto ai sensi dell’articolo 183 comma 1 lettera f), Codice ambientale), immaginiamo che:
1 – L’impresa esterna abbandoni all’interno della mia proprietà del materiale di risulta prodotto nel corso dell’esecuzione dei lavori di manutenzione
2 – L’impresa esterna abbandoni all’interno della mia proprietà delle attrezzature di loro proprietà danneggiate nel corso dell’esecuzione dei lavori di manutenzione e quindi non più utilizzabili.
Quali delle due sentenze n. 41676 del 26 settembre 2018, n. 7709 del 16 febbraio 2018 è applicabile alle due situazioni sopra ipotizzate?
Si chiede se il trasporto di rifiuti da ecocentro a impianto di destinazione finale eseguito dalla ditta che gestisce il servizio pubblico a seguito di un appalto o dalla ditta a cui è affidato tramite un contratto di subappalto tale trasporto, deve essere accompagnato dal formulario di identificazione?
Una ditta che gestisce il servizio pubblico affida a terzi tramite contratto di subappalto ad altre ditte il servizio di raccolta, trasporto e smaltimento del rifiuto (per esempio smaltimento campane del vetro o smaltimento rifiuti da ecocentro).
In questo caso la ditta affidataria del servizio, svolge un attività di intermediazione e deve essere iscritta all’Albo nella categoria 8?
Le imprese agricole che producono rifiuti pericolosi sono esonerate dal Mud e dal registro di carico e scarico a prescindere dal volume di affari? Le imprese agricole sono esonerate dal Mud e dal registro di carico e scarico solo se conferiscono ad impianti autorizzati a svolgere operazioni di smaltimento? Mentre se conferiscono rifiuti pericolosi ad impianti di recupero devono tenere il registro e presentare il Mud?
Un laboratorio effettua prove su materiali edili direttamente presso i cantieri committenti. Il Cer attribuito alle esigue quantità che residuano dalle prove effettuate è 170904 o 170203.
Alla fine della settimana lavorativa (venerdì) i tecnici trasportano i rifiuti prodotti accompagnati da formulario (azienda iscritta in cat. 2 bis Albo gestori ambientali) e conferiscono direttamente all’impianto di destino. Il carico e lo scarico del rifiuto conferito viene annotato sul registro della sede operativa. Può verificarsi che, per un ritardo, gli operatori trovino l’impianto di destino già chiuso e debbano conferire il lunedì mattina (con lo stesso mezzo con cui hanno trasportato il rifiuto dal cantiere); quindi, con una pausa nel trasporto pari a due giorni (sabato e domenica).
Potrebbe anche verificarsi che il mezzo usato il venerdì per il trasporto debba necessariamente ripartire verso il cantiere il lunedì mattina prima della riapertura dell’impianto di destino. Quindi, è impossibile trasportare, con lo stesso mezzo, il rifiuto fino al destinatario finale. In questo caso non si sa come fare. Si chiede se la gestione come descritta possa considerarsi corretta oppure cosa fare.
In una piattaforma di trattamento autorizzata in Aia, dopo l’operazione di trattamento D9 (sia di liquidi che di solidi) è possibile conferire i rifiuti trattati o frazioni di esso in impianti di recupero autorizzati con l’operazione R1?